... non sono incolmabili ...

Nelle Arti Marziali giapponesi, la progressione codificata è:

  1. Forma (kata)
  2. Tecnica (waza)
  3. Spirito (ki)

Nel Kyudo, per esempio, per ottenere il primo ed il secondo Dan, non è necessario colpire il bersaglio; bisogna invece dimostrare di poter eseguire la sequenza di tiro nel modo più corretto ed elegante possibile nonché sapersi muovere in gruppi da 5 tiratori (corretta forma); per raggiungere il livello di terzo e quarto Dan è invece necessario dimostrare anche di essere un grado di colpire con energia il bersaglio (corretta tecnica) ed ovviamente la precisione non deve essere a scapito delle precedenti acquisizioni; dal quinto Dan in poi (considerando acquisite forma e tecnica) si incomincia a lavorare all'interno, nell'intimo dell'arciere.

Nello Iaido della Zen Nihon Kendo Renmei, sono i primi tre Dan a richiedere una forma corretta, altri due per una tecnica corretta, che dimostri efficacia; poi spirito, cuore e naturalezza sono le tappe successive.

In Giappone, nella forma, deve anche esserci bellezza ed eleganza che non devono andare perse, ma conservate successivamente durante tutto il percorso.

In quelle occidentali invece, la sequenza è (mediamente):

  1. Tecnica
  2. Spirito (se ci si arriva)
  3. Forma (se proprio non si ha altro da fare)

In occidente si parte dalla tecnica, prima con coordinazione grezza, poi fine, sino a diventare funzionale efficacia; con l'efficacia cresce l'autostima prima e lo spirito in conseguenza, ma questo passo è già raro perché generalmente i praticanti, pensato di aver appreso e compreso appieno la tecnica, lasciano la pratica di quell'Arte o, al massimo, si dedicano a qualcos'altro e non necessariamente ad un'altra delle Arti Marziali; sono quindi rarissimi quelli che, superate queste due fasi si dedicano all'autodisciplina della perfezione tecnica del gesto, e quindi della forma.

Ovviamente questa è una descrizione semplificata (per chi desiderasse approfondire si consiglia la seguente digressione marziale) ma con il metodo Gorin, queste due correnti di pensiero possono coesistere come vedremo successivamente nel capitolo del "percorso evolutivo".


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