Introduzione all'idea

La parola Gorin, nella lingua giapponese, è presente in  molti contesti; per esempio il Comitato Olimpico Internazionale prende il nome di Gorin Kai (associazione dei cinque anelli, basti ricordare il simbolo presente sulla sua bandiera); quella rappresentazione in pietra del Gojû no Tô (la pagoda cinese a cinque piani legata alla filosofia Buddhista) che raccoglie spesso le ceneri di personaggi famosi, prende anch'essa il nome di Gorin Tô, ma più di tutti è noto il Gorin no Sho.

Quasi tutte le filosofie orientali sono state influenzate dalla teoria dei cinque elementi (sono difatti la base della medicina cinese), comprese, ovviamente, le Arti Marziali; il più famoso libro giapponese che le riguarda è stato scritto da Miyamoto Musashi, nella prima metà del 1600, chiamato appunto Gorin no Sho (libro dei 5 anelli). Musashi applica questi 5 principi all'Arte della Spada (fors'anche perché quello era il periodo nel quale la spada stava iniziando ad essere "l'anima del samurai") ma chiunque abbia frequentato abbastanza a lungo e capito il mondo delle Arti Marziali può facilmente notare come questi principi siano applicabili a qualunque altra delle Arti.

Dopo un lungo studio sulle Arti Marziali, ne proponiamo, attraverso queste pagine, una sintesi in cui, nel suo stesso simbolo sono racchiuse contemporaneamente:


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