Ci sono scuole occidentali di pensiero religioso che affermano che “il creatore” sia esterno al creato, ed altre (definite genericamente panteiste) che affermano che creatore e creato siano un’unica entità; entrambe convengono però che “IL creato” esista, tanto quanto la filosofia taoista affermi che esiste un’entità, l’Uno, e che a questo venga convenzionalmente assegnato il nome di Tao.

Il taoismo afferma che il Tao, pur essendo un “unicum” sia diviso in due entità chiamate Yin e Yang (In e Yo in Giapponese) attraverso le quali si possono definire molti archetipi di base, come nella tabella seguente:

Yin

Yang

Fisico

Materiale

Femminile

Lunare

Freddo

Umido

Sinistra

Intuitivo

Negativo (non come giudizio, ma come il polo di una batteria)

Ecc., ecc.

Concettuale

Immateriale

Maschile

Solare

Caldo

Asciutto

Destra

Razionale

Positivo


Ecc., ecc.

Secondo la scienza moderna (sino ad Albert Einstein, dopo di lui la teoria è già evoluta) all’universo tutto, sono attribuite due componenti: la parte che costituisce “fisicamente” l’universo stesso nonché le regole, o meglio, “LA regola” fondamentale, alla quale questa “parte fisica” deve obbedire: senza definirla, chiameremo provvisoriamente quest’ultima “C”.

Ritorniamo un passo indietro; del “materiale” che costituisce l’universo (lo Yin del cosmo) c’è una parte decisamene tangibile, anche per l’uomo, che viene chiamata materia, composta da corpuscoli, atomi e particelle, mentre, come dimostrato dal grande Albert, ce n’è un'altra chiamata “energia” che è una forma diversa di “materia” ed allo stato attuale è possibile trasformare la seconda nella prima attraverso le reazioni nucleari ma, almeno per il momento, non siamo in grado di trasformare l’energia in materia.

Al fine di appoggiare questo ragionamento scientifico, possiamo citare che sia materia che energia vengono considerate nel calcolo per determinare se l’universo sia “chiuso”, e quindi collasserà su se stesso alla fine dei tempi o sia aperto, cioè si espanderà all’infinito; attualmente il problema è ancora insoluto.

C è la legge fondamentale dell’universo, “promulgata” al momento del Big Bang ed è il limite ultimo che le costituenti dell’universo (materia ed energia) non possono superare: la Velocità della luce.

Dal punto di vista umano la velocità è una grandezza derivata, dallo spazio e dal tempo impiegato per percorrerlo, ma è una percezione nostra, umana; a livello dell’universo sono il tempo e lo spazio che derivano dalla velocità e che sono stati creati con reciproca limitazione: lo spazio è immenso, per noi praticamente infinito, e il tempo lo è del pari, per noi umani, ma quando ci avviciniamo a C sia il tempo che lo spazio si deformano fino a stravolgersi, a fermarsi e trasformarsi come noi possiamo appena immaginare.

Riassumendo abbiamo “la componente” dell’universo (Yin) e “la regola” dell’universo (Yang); la prima è suddivisa in materia ed energia, la seconda in tempo e spazio.

Se confrontiamo energia e materia possiamo constatare che la prima è “fisicamente tangibile” anche per noi umani, mentre la seconda posiamo vederla, misurarla, constatarne i suoi effetti sulla prima ma non possiamo “toccarla”; in altre parole la materia è doppiamente Yin mentre l’energia è Yin con una componente Yang.

Ancora, confrontando tempo e spazio, noi riusciamo a percepire il tempo, il suo incessante scorrere, ma non lo possiamo indicarlo se non con qualche artificio, mentre per indicare lo spazio ci basta, talvolta, semplicemente puntare due dita e dire: “da lì a là”. In altre parole il tempo è doppiamente Yang mentre lo spazio è Yang con una componente Yin.

In altre parole possiamo paragonare materia, energia, tempo e spazio ai 4 digrammi della filosofia taoista e rappresentarli nel seguente grafico:

In questo grafico abbiamo posto lo Yin a sinistra della linea verticale e lo Yang alla sua destra ed abbiamo posto il maggiore (o vecchio) alla base ed il minore (o giovane) al di sopra (il nuovo cresce "sopra" il vecchio), così come è previsto dalla filosofia canonica taoista.

Ritorniamo alla “scienza ufficiale” ed analizziamo la famosa formula di Albert Einstein, che personalmente ritengo la più “divina” di tutte le formule mai ideate dall’uomo:

E = m C2

Dove E rappresenta l’energia, m la massa (cioè la materia), C la velocità della luce; trasformiamola matematicamente ponendo il moltiplicatore m dalla parte opposta del segno =:

 E         
--- = C2
m         

Trasformandola ancora, esplicitando il significato di C (cioè C = spazio diviso tempo) otteniamo.

Energia   Spazio2
--------- = ---------
Materia  Tempo
2


Osservando le posizioni nelle quali questi 4 elementi compaiono in entrambe le rappresentazioni, appare evidente che, confrontando scienza occidentale (lo sviluppo della formula di Einstein) e tradizione orientale (digrammi taoisti), vi è un parallelismo perfetto.